L’alchimia emozionale
Sempre più di frequente mi capita di sentire amici e conoscenti aver intrapreso relazioni amicali, occasionali o sentimentali su internet. Non c’è da sorprendersi se vediamo quanto la tecnologia ha preso parte alla nostra vita. In una società tecnologica, dove i messaggi hanno sostituito la voce, le foto la curiosità e l’attesa, i cellulari sono diventati il nostro primo interlocutore, in cui non ci si parla più guardandosi negli occhi e in cui la paura di trovare un senso alla propria esistenza fanno da padroni, lo schermo, il monitor aiutano. Aiutano a sfuggire da una realtà insoddisfacente e spenta che non si ha il coraggio di lasciare e cambiare, aiutano a colmare il senso di solitudine e il bisogno di amore e di un amore. Il nostro avatar diventa così rifugio, metafora di un qualcosa che vorremmo e l’altro solo un mezzo di piacere, un ansiolitico, un anti-depressivo pronto a nutrire fantasie ed immaginazione. Ci si ritrova a vivere “doppie vite”, a modificare la propria immagine ed il proprio essere, a plasmarlo in base a quello che può piacere al mondo esterno, a diventare qualcosa o qualcuno di diverso solo per ricevere un like, una sbandata, un cuore. On line ci si incontra, si chatta, si prova a modificare tutto ciò che non ci piace, che vorremmo, tranne che le emozioni.
Quelle no,resteranno reali! L’ammirazione, l’infatuazione, l’innamoramento, l’amore: quelle sono difficili da modificare e nascondere. Ci si illude di aver incontrato il grande amore, la grande passione, tutto ciò che manca. E come ogni illusione, anche questa porta delusione, tristezza, ritornando a quella realtà che tanto rifiutiamo. La rifiutiamo al punto da pretendere tutto e subito, una foto, il numero di telefono, e la posizione lavorativa. Se superi il test iniziale si può andare avanti altrimenti si passa al prossimo, e al prossimo ancora, e ancora. Si diventa un profilo da cercare vivendo una corsa contro il tempo e contro la rete, una corsa alla ricerca del grande amore, della grande passione, delle grandi emozioni. Quelle difficili da vivere nella vita reale. Perché difficili? Cosa le rende tali? Forse solo la paura di viverle, di essere davvero felice attraverso gli sguardi, le parole, le carezze. La paura dell’attesa di ricontrarlo, di rivederlo, di non piacere, di non essere corrisposti. Dove è finito il corteggiamento? Sta svanendo. Così come il romanticismo di un tempo, il dimostrare amore vero, quello che ora è solo un mero ricordo delle vecchie generazioni. In alcuni casi però, consapevoli di ciò che si cerca e della propria condizione psicologica, la si incontra davvero la persona giusta, la rete diventa solo un modo in più per conoscere gente nuova e diversa da quella dei propri ambienti, un modo veloce per ampliare le possibilità di incontrarla davvero. Può infatti accadere che un tuffo al cuore stravolga la vita dei protagonisti di questi “amori” e che un incastro perfetto, tra immaginario e realtà, si trasformi poi, in un’ “alchimia emozionale” durevole per il resto della vita.
Buona alchimia a tutti!
DOTT.SSA DOMINIQUE D’AMBROSI